Data Driven Strategies e Intelligenza Artificiale, come attuarle per arrivare ai vertici del mercato
Secondo le proiezioni degli analisti, entro il 2025 il pianeta genererà più di 181 zettabyte di dati, inondando le aziende di una quantità di informazioni mai vista prima. Ciò è un bene, ovviamente, poiché permetterà ad ognuna di loro di effettuare analisi specifiche su di essi per riuscire a capire al meglio le necessità del mercato, nonché di ogni singolo consumatore, così da porsi nel migliore dei modi nei loro confronti.
Allo stesso tempo, però, come ogni alimento quando viene ingerito in quantità eccessive, tutti questi dati rappresentano una difficoltà in più per le aziende, che devono riuscire ad attrezzarsi per riuscire a “digerirli” nel migliore dei modi, trasformandoli in nuova energia per riuscire a mantenersi competitive ai livelli più alti.
Come fare, quindi, quando le informazioni sono troppe?
Se state pensando all’intelligenza artificiale, siete sulla strada giusta. Il mercato dell’intelligenza artificiale sta acquistando sempre maggiore centralità e, come ogni iniziativa tecnologica, si presenta al mondo come un’entità dinamica in costante mutamento, che si evolve giorno per giorno in molteplici aree, dai tanto discussi modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), come ChatGPT.
Per questo motivo, è necessario comunque scegliere l’intelligenza artificiale giusta per ciascuna azienda, che sia in grado di apportare quell’effettivo salto di qualità al proprio business.
È importante però ricordare che l’intelligenza artificiale non rappresenta una pozione magica in grado di risolvere tutti i problemi delle aziende, un medicinale miracoloso che, una volta ingerito lavorerà autonomamente per ristabilire la salute. L’intelligenza Artificiale deve essere considerata certamente come un aiuto per le aziende che gli permetta di migliorare le attività di analisi delle situazioni da parte delle imprese, ma non la soluzione miracolosa ad ogni loro problema. Come una lente di ingrandimento, può ingrandire le lettere per permettere di leggerle meglio, ma rimane sempre a chi la tiene in mano il compito di comportarsi di conseguenza.
È questa la logica di “human in the loop” che già abbiamo trattato qui, e che permette effettivamente alle aziende di tirare fuori il meglio dall’intelligenza artificiale.
Ma come poter analizzare i dati utilizzando l’intelligenza artificiale mantenendo la possibilità di controllo umana?
Aziende come BigProfiles mettono a disposizione dei propri clienti una piattaforma di intelligenza artificiale facile e intuitiva in grado di analizzare in pochissimo tempo grandissime quantità di dati, adatta sia agli esperti di settore che a chi non ha alcuna conoscenza in termini di coding.
Grazie ad essa, il team di data scientist, insieme alle operations e al marketing, avrà la possibilità di predire i comportamenti dei propri prospect o clienti all’interno del proprio CRM e impostare di conseguenza modelli in grado di tracciare la migliore strategia possibile per riuscire a raggiungere i propri obiettivi, che siano essi di acquisition, cross-selling, retention o recupero crediti.
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