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Molte startup devono parte del loro successo a un modo più innovativo ed efficiente di pensare al business. Dall’ottimizzazione dei processi di ricerca e analisi alle criptovalute, il range delle nuove idee è vasto. Il tema comune a tutte sembra essere il desiderio di migliorare il “modo in cui si fanno le cose” con uno sforzo minimo: è questo quello che spinge le aziende ad appellarsi alle conoscenze e ai servizi delle startup di intelligenza artificiale che, ormai, hanno portato miglioramenti in tantissimi settori.

Gli investimenti (e gli investitori) nelle nuove startup stanno crescendo: nel 2018 sono stati superati, in Italia, i 600 milioni, con un aumento dell’82% degli investitori stranieri rispetto al 2017. E la ragione è proprio che le startup più di altre aziende sono una risorsa di tecnologie e processi che saranno vitali per la sopravvivenza delle aziende in futuro. Perché? Ecco qualche scenario.

La logistica e l’industria

Non è tanto lontano il futuro in cui sarà possibile gestire 20000 metri quadri di centro di distribuzione con dipendenti robotici. Questi robot hanno un’intelligenza artificiale che permette loro di gestire tutto l’edificio “a luci spente” e senza sosta.

Un altro settore che trarrà giovamento da questo tipo di automazione è quello dei prodotti tessili e manifatturieri. A chi è preoccupato che questo possa costare posti di lavoro, basti pensare che l’azienda cinese Tianyuan Garments Company ha investito circa 20 milioni di dollari in questa tecnologia applicata al tessile, creando 400 nuovi posti di lavoro e arrivando a produrre una t-shirt ogni 20 secondi.

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Il Machine Learning e i lavoratori

Una delle preoccupazioni principali correlate alle startup di intelligenza artificiale è che la loro tecnologia possa eliminare posti di lavoro. Ma questo tipo di risorse in realtà rendono la vita dei dipendenti più semplice, specialmente nel campo della conoscenza.

Gli esempi sono tantissimi: l’AI può farsi carico di processi che potrebbero essere facilmente automatizzati, come la raccolta dati e l’analisi, e offrire al dipendente una lista di lead e di consumatori in target su cui investire le proprie forze. Oggi è anche possibile registrare le chiamate effettuate dai rappresentanti di vendita e dal servizio clienti, e farle analizzare da un’intelligenza artificiale che sia in grado di evidenziare le parole e le frasi che funzionano davvero, grazie a un algoritmo di apprendimento automatico.

Dobbiamo immaginarla un po’ come se avessimo trovato un assistente virtuale sempre al nostro fianco. Ad esempio, questa tecnologia può riassumere milioni di documenti legali con un margine di errore molto basso, e cambiare il lavoro degli avvocati che potranno investire tempo nei clienti. Gli altri lavoratori che trarranno giovamento da questa tecnologia sono manager, venditori, insegnanti, editori, sviluppatori di software, giornalisti e investitori.

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I contenuti personalizzati

Il Machine Learning è già arrivato in aziende come Facebook che stanno utilizzando modelli statistici per aiutare le macchine a prendere decisioni informate sui contenuti da mostrare agli utenti. Affinché il modello funzioni ovviamente sarà necessario altro tempo, per permettere all’intelligenza artificiale di migliorarsi e gestire l’enorme quantità di dati.

Da software as a service al Machine Learning as a service: molte aziende stanno iniziando a utilizzare tecnologie di deep learning incluse negli strumenti che utilizzano per automatizzare certe funzionalità e usarle per progettare campagne di marketing.

Questa soluzione in cui l’Intelligenza Artificiale viene già venduta insieme a un prodotto sta diventando uno standard, tanto che le startup di intelligenza artificiale stanno già contribuendo seriamente a portare le aziende verso una Digital Transformation di successo.

I consumatori si abitueranno a parlare con la tecnologia

Lo scorso anno, Amazon ha venduto oltre 20 milioni di Alexa, il suo device intelligente. Che si affianca a Google Home nello scenario degli assistenti virtuali con cui le persone possono tenere conversazioni. Alle aziende potrebbe sembrare che questo non faccia una grande differenza nel discorso dell’Intelligenza Artificiale applicata ai processi di business, ma questi dispositivi stanno cambiando il modo in cui le persone dialogano con la tecnologia.

I Chatbot e il servizio clienti automatico, già attivi per molte grandi compagnie, vendono utilizzati per risolvere le problematiche più comuni. L’obiettivo è aumentare l’efficienza del servizio clienti fatto di persone che arriva a gestire solo le richieste più serie. Nei prossimi anni non solo la tecnologia migliorerà, ma gli utenti si abitueranno a utilizzarla, rivolgendosi agli assistenti virtuali con sempre maggior fiducia.

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Una spinta all’Open Data

Le startup di intelligenza artificiale migliorano con il tempo perché si basano su una tecnologia – il Machine Learning – che è stata concepita per diventare ancora più efficiente quanto più viene utilizzata. Nella sua applicazione più comune per esempio effettua un calcolo delle probabilità per determinare la risposta corretta a un problema: più dati le vengono forniti, più diventerà precisa.

Tutte le aziende, di qualunque dimensione, si sforzano quotidianamente di raccogliere più dati possibili e analizzarli efficacemente. Le piattaforme di intelligenza artificiale, e il personale formato per il loro utilizzo, saranno la migliore risorsa a disposizione per migliorare il rapporto con i dati.

Le startup di intelligenza artificiale portano nelle aziende le loro soluzioni, che hanno bisogno di una sola cosa in cambio: i dati con cui nutrirla, il più alto numero possibile.

Per questo le piccole e medie imprese rischiano di essere svantaggiate perché non hanno a disposizione un’altissima quantità di dati. La scelta da fare in questo caso è una startup di intelligenza artificiale che abbia a disposizione anche una buona quantità di open data e software di Data Enrichment che permettano di aumentare il database da consegnare all’algoritmo.

Anche questo cambierà un po’ del mondo come lo conosciamo oggi. Perché nel momento in cui questa tecnologia entrerà in tutte le aziende, i dati serviranno “a tutti” e le aziende condivideranno ancora di più le loro risorse con altre per migliorare la capacità di apprendimento della propria tecnologia: i benefici della condivisione supereranno i rischi che permeano ancora il mondo dei dati.

Perché affidarsi alle startup di intelligenza artificiale?

I provider di questa tecnologia sono specialisti nella modernizzazione e nella digital transformation delle aziende. Le piccole e medie imprese, come anche le multinazionali, stanno dimostrando il loro interesse, ma spesso non sanno da dove partire. Le startup di intelligenza artificiale entrano in gioco per le aziende che comprendono l’importanza di questo trend e i benefici che porterà una volta che a regime.

Questi nuovi stimoli e opportunità sono già vicini a noi. Quello che manca è fare un ultimo passo, e imboccare la strada che ci offre il futuro migliore.

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