Negli ultimi anni siamo passati a definire ogni cosa da 2.0 a 4.0, in quello che è parso un battito di ciglia. Sembra un paradosso quindi tornare a parlare di uno strumento così 1.0 come un indirizzo mail. Eppure, con il Direct Email Marketing, questo ritorno alle origini letto in chiave moderna può in effetti significare una nuova arma vincente per il business aziendale.
Cos’è il Direct Email Marketing
Il DEM (Direct Email Marketing) fa parte delle strategie “push”, cioè attività che hanno come fine il raggiungimento di nuovi potenziali clienti e la fidelizzazione di quelli già acquisiti, attraverso una interazione forte e diretta con gli utenti. Il DEM ci aiuta a costruire un rapporto basato sulla fiducia e sullo scambio: l’utente è invitato ad aprire e leggere la mail, così come a interagire con il suo contenuto. L’obiettivo è quello di generare traffico, condivisioni, nuovi utenti. In una parola: relazioni. E proprio per questo si differenzia da una newsletter, che è un aggiornamento informativo periodico riguardo le proprie attività aziendali. Punta a fidelizzare il cliente al brand attraverso contenuti editoriali pensati a questo scopo.
I migliori 500 manager del marketing, selezionati da Fortune, hanno posto il Direct Email Marketing come una delle priorità di business nei prossimi due anni. I consumatori lo vogliono, e nasce così il bisogno di essere già competitivi. Soprattutto in un contesto in cui l’email marketing è da sempre uno degli strumenti di comunicazione preferito dalle aziende, ma gran parte di loro usano indiscriminatamente ogni mail in loro possesso, perdendo così grandissime opportunità. Sì perché la percezione generale è che una e-mail in più o in meno non possa fare troppo male, ma in realtà è proprio quella che causa disiscrizioni e fastidi da parte degli utenti che non sono stati approcciati nel modo giusto.
Questo canale di comunicazione deve essere usato con cautela se vogliamo raggiungere i giusti obiettivi. L’email è la chiave per accedere a una serie fondamentale di informazioni su quella persona: i social network, le sue relazioni, persino il suo lavoro e le sue abitudini d’acquisto. Riuscendo a definire questi dati, possiamo ottenere il premio che tutti vogliono, le aziende e i clienti: la personalizzazione, basata su una targettizzazione che ci permetta non solo di arrivare a più persone e a più livelli, ma anche ottenere da loro una risposta.
Il primo passo, del resto, è spesso dell’utente. Iscriversi a una newsletter è un atto di fiducia. Se, come aziende, riusciamo ad aggiungere la possibilità di automatizzare con gli strumenti di Direct Email Marketing ciò che vogliamo offrirgli, ci si aprono una serie di possibilità.
Imposta ora una campagna di Direct Email Marketing efficace
Una campagna di Direct Email Marketing efficace parte da tre fasi chiave:
1- La creazione di una mailing list
Possiamo avere una nostra anagrafica o possiamo appoggiarci a provider in grado di fornirci un database di clienti e prospect in linea con le nostre esigenze. La raccolta dati deve essere ordinata. Non solo nomi e cognomi, ma tutte le informazioni che possiamo avere a disposizione correlate a quell’indirizzo mail.
2- Il Lead Nurturing
Questo è il processo che ci permette di trasformare un utente in un cliente. Ottenere un indirizzo mail significa iniziare un viaggio, non essere arrivati a destinazione. Il viaggio sono le strategie di DEM, la destinazione è la costruzione di una relazione con l’utente.
3- L’analisi e il miglioramento dei risultati
Quando si inizia a pensare a una strategia di mail, bisogna applicare tutte le regole del marketing, partendo quindi dalla definizione di obiettivi, target e budget. Una specifica quantità di dati ci offre un’immagine chiara del cliente, da cui possiamo personalizzare la nostra offerta, e arrivare nel modo giusto all’attenzione giusta. Con l’analisi dei risultati possiamo verificare le azioni che funzionano e quelle che invece stanno rovinando il nostro processo.
Le potenzialità del Direct Email Marketing
Le risorse che possiamo sfruttare per favorire il successo della nostra campagna di Direct Email Marketing sono molte.
I dati presenti in database articolati di direct email marketing ci permettono di accedere a informazioni capaci di definire le caratteristiche socio-demografiche dei nostri clienti, e arrivare così a pensare e automatizzare una comunicazione appositamente per loro. Con la marketing Automation la personalizzazione e la trasformazione dell’utente in cliente diventano più facili da realizzare. Abbinandola all’Intelligenza Artificiale inoltre sarà più facile anche la fase di analisi: quali contenuti ottengono migliori azioni, qual è il miglior orario in cui mandare una mail e quali call to action ottengono miglior risposta. Tutta la tecnologia che abbiamo a disposizione oggi ci permette di coltivare una relazione con i clienti, investendo più risorse in quelle che registriamo come migliori.
Il passaggio dall’avere un indirizzo mail a costruire relazioni con i clienti è (e deve essere), come ogni contatto umano, graduale e contestualizzato. A partire dalla mail di benvenuto: per un’azienda che si occupa di pannelli solari, il messaggio di benvenuto non può essere uguale a un retailer di jeans. Il benvenuto può arrivare con un coupon o un regalo, può aiutare ad approfondire il prodotto che ha portato l’utente a iscriversi, o può suggerirgli offerte correlate ai suoi interessi. Le potenzialità sono molteplici: una volta avviata una conversazione possiamo stimolare gli utenti inattivi e gratificare i più fedeli.
Chi utilizza poi un database completo e chiaro ha a disposizione molte risorse, a partire dal nome e dal cognome della persona a cui sta scrivendo. Utilizzarli aiuterà infinitamente a raggiungere il nostro scopo di Lead Nurturing: secondo l’85% dei marketers utilizzare il nome del cliente nell’oggetto della mail aumenta notevolmente i tassi di apertura. Questo perché l’utente si sentirà parte di un progetto condiviso e che punta a fare di lui, e solo di lui, il proprio cliente preferito.
Sfrutta a pieno le potenzialità del Direct Email Marketing
Conclusioni
Dal marketing tradizionale al marketing sul web, con il DEM abbiamo la forma più vincente di contatto con l’utente. Si tratta di un processo che attraverso una buona base di partenza e ottimi step di analisi, ci porta a costruire un rapporto one-to-one con il nostro destinatario. Un rapporto basato sulla fiducia.